BIOGRAFIA

Mi chiamo Giuseppe Zevola, sono nato nel 1952 e un giorno morirò.
Mia madre figlia di un barbiere, mio padre di un avvocato.
Ho trascorso l’infanzia passando da un mondo all’altro: nell’uno potevo mangiare con le mani, nell’altro ero servito da un maggiordomo che mi insegnava il protocollo.
Questi due mondi hanno costituito le fondamenta della mia formazione.
Laureato in Giurisprudenza, per far piacere a mio padre, diplomato all’ Accademia di Belle Arti, per far piacere a me. Diplomato in Archivistica, Paleografia e Diplomatica, per dieci anni, ho condotto una ricerca sui Piaceri di Noia – Quattro secoli di scarabocchi nell’ Archivio Storico del Banco di Napoli – con prefazione di Ernst H. Gombrich e Golette Sirat (Ed. Leonardo 1992).
Ho insegnato Pittura nelle Accademie di Belle Arti (Roma e Catania) e Percezione e Comunicazione Visiva all’ Istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Nel 1998 ho comprato una barca per fare il giro del mondo: il giro del mondo non l’ho fatto ma di sicuro ho fatto mezzo giro di me stesso. Venduta la barca ho pubblicato in 500 copie un libricino illustrato: Il prigioniero della libertà, presentato al XII Convegno Annuale della Società di Filosofia del Linguaggio, presieduto da Umberto Eco.
Sono presidente dell’ Associazione Culturale Alta Scuola Partenopea che ha sede nella mia casa. La mia casa coincide col mio lavoro, l’ho chiamata Muta Domus perché mantiene il silenzio cambiando.
Sulla mia, chiamiamola così, “carriera artistica” sarò breve: cominciò nel 1976 quando fui invitato alla Biennale di Venezia nella sezione L’ ambiente come sociale, curata da Enrico Crispolti. Mostre e tanti viaggi in seguito (Vienna, Parigi, Lisbona, New York, Kioto, Pechino, Melbourne, Huston, Bombay, Mosca… ) ma soprattutto tanti incontri con persone straordinarie.
Nei paraggi si possono vedere miei lavori al Museo del ‘900’ di Castel Sant’ Elmo, alla Stazione della Metropolitana di Rione Alto e naturalmente a casa mia. Alla Certosa di Padula, un’installazione permanente alla quale sono molto legato: Al Silenzio contemplativo di San Bruno risponde la voce umana, troppo umana di Giordano Bruno.
Se ho superato i mille caratteri, autorizzo i curatori a tagliare ciò che credono, tranne il primo paragrafo: unica, vera, essenziale biografia;
Mi chiamo Giuseppe Zevola e un giorno morirò… per risorgere naturalmente.
Da casa, il 17 maggio 2021.

BIOGRAPHY

My name is Giuseppe Zevola. I was born in 1952 and one day I will die.
My mother was the daughter of a barber, my father the son of a lawyer.
I passed my childhood between two worlds: in one I could eat with my hands, in the other I was served by a butler who taught me the ways of protocol. These two worlds constituted the basis of my education.
I graduateci with a degree in law to please my father, and from the Academy of Fine Arts to please myself. I received a diploma in archival studies, paleography and diplomatics, and for ten years I conducted research for my book ” The Pleasures of Boredom – Four Centuries of Doodles ” in the Historical Archives of the Bank of Naples, with prefaces by Ernst Gombrich and Collette Sirat (Ed. Leonardo, 1992).
I taught painting at the Academies of Fine Arts (Rome and Catania) and perception and visual communication at the lnstitute Suor Orsola Benincasa in Naples.
In 1998 I purchased a boat in order to circle the world. Although I never compieteci the circle, I in any case made a half circle around myself. I sold the boat and I published an illustrateci booklet in 500 copies, ” The Prisoner of Liberty “, presented at the 12th Annual Convention of the Society of Philosophy of Language, presided over by Umberto Eco.
I am president of the Cultura! Association Alta Scuola Partenopea, which is based in my house. My house which coincides with my work, that I have entitled “Silent Home”, since it maintains a changing silence.
About my, shall we say, “artistic career”, I will be brief: it began in 1976 when I was invited to the Venice Biennial in the section “Ambiente come sociale”, curateci by Enrico Crispolti.
Exhibitions and many travels followed (Vienna, Paris, Lisbon, New York, Kyoto, Beijing, Melbourne, Houston, Bombay, Moscow); and above ali, many encounters with extraordinary people.
In Naples one can see my works in the Museum Castel Sant’ Elmo, at the subway station Rione Alto, and of course at my own home. At the Carthusian monastery in Padula: ” To the contemplative silence of San Bruno responds the all too human voice of Giordano Bruno “.
lf I have exceed the 1000-character limit, I authorize the curators to cut out anything they wish, with the exception of the first paragraph, the only true and essential biography:
My name is Giuseppe Zevola and one day I will die… to rise aga in naturally.
At my home, May 17, 2021.